KeyShot: 3D istantaneo da scoprire.

Il corso di Keyshot: un simpatico robot.

Il corso di Keyshot proposto da FormadHoc: un simpatico robot.

Un applicativo per il 3D che a dire il vero non è ancora molto conosciuto, peccato. Frutto dello sviluppo interno di Luxion, KeyShot è ineccepibile dal punto di vista fisico: il suo motore di rendering è davvero preciso perché fondato sullle ricerche della divisione scientifica del produttore, specie nella rappresentazione dei materiali e dell’illuminazione globale. Nessun timore per le risorse necessarie: esso gode di un’architettura basata sulla CPU. Significa che è possibile raggiungere il fotorealismo dei rendering in maniera istantanea, sia su dispositivi Mac sia su PC, persino laptop, senza aver bisogno di schede grafiche particolarmente ricercate. Così l’hardware non è sfruttato fino al midollo – come spesso accade con quei software 3D dove le risorse richieste non bastano mai – per cui non occorre dover disporre di elaboratori particolarmente ricchi. Proprio per queste sue caratteristiche, KeyShot assomiglia più a una fotocamera digitale pittosto che a un applicativo per il rendering. E non è un caso, quindi, se KeyShot piace a professionisti in diversi settori dell’Architettura, dell’Industrial Design, della fotografia e del video digitale.

L'interfaccia grafica di Keyshot.

L’interfaccia grafica di Keyshot.

KeyShot: perché sceglierlo.

È veloce! Tutto ciò che viene prodotto è davvero in tempo reale. Perché KeyShot è il primo renderizzatore Raytrace interattivo, sviluppato su base tecnologica HDRI e Illuminazione Globale. Grazie a queste sinergie è possibile vedere istantaneamente tutte le modifiche sui materiali, le luci e i movimenti della camera.
È facile e flessibile. Non serve essere esperti di rendering per creare immagini fotorealistiche dei propri modelli tridimensionali. Certo, è comunque un programma che bisogna conoscere, del resto come ogni altro, ma più di altri, compresa la logica, è molto intuitivo nell’impiego quotidiano. KeyShot supporta oltre 25 tipologie di file differenti che possono essere importati da altri software per il rendering, quindi è sufficiente assegnare i materiali con un drag-and-drop sul modello, aggiustare le luci e muovere la camera. Semplice, no? Così facile che viene voglia di utilizzarlo subito. Ed è davvero così.
È proposto sia per sistema operativo Windows sia per Macintosh OSX, dunque in uno studio può essere installato su postazioni diverse.

Il corso di Keyshot: un complemento di arredo.

Il corso di Keyshot proposto da FormadHoc: un complemento di arredo.

Le novità di KeyShot.

Come ogni applicativo, anche KeyShot è in continua evoluzione, specie in direzione della velocità di resa e della condivisione, un orizzonte, questo, oggi imprescindibile. Attraverso il KeyShot Cloud si possono scoprire e condividere le risorse con il team, rendendo più semplice e controllato l’intero ciclo di produzione. Inoltre, con le ultime versioni di questo software, si possono creare delle varianti di prodotto, grazie alle istanze, o applicare un’illuminazione Sun & Sky precisa alla geometria NURBS importata da altri software 3D.
Un altro aspetto di KeyShot che viene continuamente sottoposto a sviluppo da Luxion, il suo produttore, è l’algoritmo che controlla le modalità di illuminazione e che consente di regolare l’illuminazione della scena per gli scatti di interni o gli still-life di prodotto. La ragione per cui la stessa Luxion migliora sempre questo algoritmo è nella sua stessa natura di struttura per la ricerca illuminotecnica con soluzioni sempre nuove.
Infine, la facilità. Nelle ultime edizioni è ancora più semplificato il passaggio dalla modalità performance alle preselezioni personali: basta un solo clic.

Per consultare gli argomenti completi, consigliamo di visitare la pagina del corso di KeyShot nel sito web FormadHoc.

Per richiedere informazioni sul corso di KeyShot, compila il modulo:

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