Cosa significa studiare lo svedese.

Perché è importante apprendere la lingua della terra vichinga.

Quando si parla di Svezia la lingua svedese è probabilmente l’ultima cosa che viene in mente. Siamo abituati a ricordarci dei vichinghi (e delle valchirie), delle tribù celtiche, delle grandi navi in legno. Magari, chissà, i maschi associano il Paese alle auto Volvo e Saab, o ancora ai camion Scania.

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Le meraviglie naturalistiche e culturali della Svezia: uno dei suoi molti e ben conservati castelli.

Eppure la terra del sidro – celebrato nella sala dell’idromele risalente all’epoca di Beowulf – offre molto, in termini di scambi culturali e offerte lavorative. In effetti, i cittadini UE/SEE godono del pieno diritto di risiedere in Svezia per lavoro, e quindi per viverci. Essi possono stabilirvisi nel momento in cui possono provvedere a mantenersi economicamente, proprio con il lavoro oppure con una pensione o altre forme di reddito. In ogni caso, questo diritto di residenza deve essere registrato, entro tre mesi dall’ingresso nel Paese, in qualsiasi ufficio dell’Anagrafe nazionale (Skatteverket).
Qualche dato sul Regno di Svezia. Con una popolazione di quasi 10 milioni di abitanti, il Paese registra un tasso di disoccupazione complessiva intorno al 7,8%. In particolare, la disoccupazione giovanile, è compresa fra il 22-25%, come dai dati registrati negli ultimi anni. Tutto sommato, le prospettive per trasferirsi, vivere e lavorare in Svezia sono piuttosto buone.

La lingua svedese: come si studia.

Appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, lo svedese non sembra essere più difficile dell’inglese. In effetti, non tutto l’inglese è così immediato da apprendere a livello orizzontale (vocaboli, consuetudini, eccezioni ecc.).
Bene, mettersi a studiare lo svedese non è un’impresa impossibile. Si tratta di una lingua che, al pari di altre, ha importato molti vocaboli dall’inglese, dal tedesco e dal francese. Imprescindibile la conoscenza della grammatica, intendendo con essa tutto quell’esercizio che serve per prendere dimestichezza con le costruzioni sintattiche, almeno le più comuni. Infine, il dizionario: serve, naturalmente, ma per imparare con maggior velocità è bene procurarsi un dizionario figurato. Con esso si apprendono, memorizzandoli, i vocaboli di base e se ne può testare la pronuncia. Perché il dialogo, oltre a essere il banco di prova della grammatica, è di sicuro lo sbocco per sapere se sappiamo davvero una lingua.

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