Sito web o blog: dove è meglio investire?
Le domande che sono rivolte a consulenti di web marketing da aziende e professionisti sono ricorrenti: per cominciare, quale nome di dominio è meglio scegliere? Ho già un sito, però è vecchio, posso aprire un blog? Quindi, in sintesi: dove è meglio investire? In sito web o blog? Organizzando in maniera più logica gli argomenti, è necessario partire dalla scelta di un servizio di hosting adeguato, in altre parole bisogna scegliere il fornitore di servizi web (ISP, Internet Service Provider) che fa spendere la somma corretta per mantenere online il sito web o il blog: non troppi servizi, ma pochi e di qualità. Bisogna prestare attenzione specialmente alla velocità di caricamento, molto premiata oggi da Google e che rimane un fattore importante della scelta, a prescindere dal progetto online, sito web o blog.
Le specificità di sito web e blog.
Il sito web è ormai classico nella sua forma di base, sebbene qualche economista digitale ne abbia individuato ben 256 tipologie differenti (cfr. Paolo Cellini). Il ristorante, con i suoi menu, le gallerie di immagini per gli eventi e i personagggi famosi che vi hanno cenato, e poi il negozio di articoli sportivi specializzato, con la gamma dei nuovi prodotti e gli inviti alla prova, o ancora l’industria di arredamento, che pubblica i suoi cataloghi e le proposte viste in fiera. Sono solo alcuni esempi. Idee già codificate, che vanno bene per il target focus a cui si rivolgono. La vera differenza risiede nei contenuti che vi si trovano, non più nella struttura.
A dire il vero anche il blog aziendale ormai non è più una novità, dato che le multinazionali e le grandi imprese hanno già da tempo deciso di puntare su questo mezzo per informare i propri Clienti affezionati e per ingaggiarne continuamente l’interesse. Dunque il blog rappresenta lo spazio in cui pubblicare i comunicati stampa, in cui offrire risposta agli interrogativi più frequenti da parte degli utilizzatori, di più, per dare dei buoni consigli sulle modalità di consumo dei prodotti. Quindi, il blog è lo spazio di relazione più diretta con la Clientela, e per aprirlo bisogna cambiare mentalità, assumendone una più aperta al confronto e al dialogo. Tuttavia il proliferare di mezzi digitali, fa sì che il navigatore web di oggi non sia più così attivo, quindi i commenti, gli interventi, le opinioni, sono spesi davvero con il cucchiaino.
Quali differenze tra sito web e blog.
Se l’azienda svolge un’attività con un indice di innovazione medio o basso, allora il sito web, ancorché a carattere istituzionale, potrebbe essere la scelta corretta. Tuttavia bisogna fare una raccomandazione: è necessario svolgere una buona attività di indicizzazione delle parole chiave (SEO Marketing).
Diversamente, se l’impresa possiede, per esempio, dei brevetti, oppure svolge attività spinta di ricerca e sviluppo, o ancora se si tratta di un professionista che fa consulenze, allora è bene puntare su un blog o, almeno, su un sito di personal branding o self branding purché ricco di informazioni. Dunque, la vera differenza fra un sito web e un blog risiede proprio nella relazione, nella ricerca di un contatto diretto con la propria Clientela. In quest’ottica, il sito web di natura tradizionale può dedicare al massimo una pagina alle notizie. Il blog invece no: è esso stesso informazione. Infatti, di solito, l’homepage di un blog comincia con una serie di articoli, racchiusi in miniature e abstract, in pratica dei piccoli riassunti della notizia.
Ormai oggi, sito web o blog, non importa, la piattaforma standard adottata per progetti web “industriali”, è WordPress. Viene scelto perché è un CMS (Content Management System, un sistema per gestire i contenuti) tutto sommato facile da installare, quando non già incluso nel servizio di hosting, con un ottimo rapporto fra visibilità online ed economia di gestione.
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