Quali sono i linguaggi di programmazione più diffusi nel 2017?

Accade molto spesso che non si sappia su quale linguaggio di programmazione puntare per accrescere le proprie competenze. Ad esempio molti sviluppatori appresero la programmazione con Action Script, la base del software (ex Macromedia) Adobe Flash, fino a quando questo linguaggio non divenne obsoleto, a causa, fra le altre, del forte consumo energetico che gravava sui dispositivi mobili, in altre parole, i tablet e gli smartphone. Quindi, molte e molte ore trascorse a fare pratica con Action Script dovettero finire nella cantina dei ricordi.

Pertanto le domande sono più che legittime: è possibile sapere in anticipo su quale linguaggio di programmazione conviene puntare? Ve ne sono di più diffusi? Quali sono gli orizzonti dello sviluppo di applicazioni? Dalle risposte a queste domande discende un notevole risparmio, sia di tempo sia economico, insieme a una sicura crescita professionale. E le risposte ci sono davvero, raccolte da TIOBE, società specializzata nella misura della qualità software, la quale stila un indice annuale, il TIOBE Index, aggiornato ora ad Agosto 2017.

Scopriamo quali sono i linguaggi di programmazione più diffusi.

È possibile conoscere i linguaggi di programmazione più diffusi nel 2017? L’indagine di TIOBE offre la risposta.

La classifica dei linguaggi di programmazione più diffusi.

Il TIOBE Programming Community Index è un indicatore di popolarità dei linguaggi di programmazione e viene aggiornato una volta al mese. I punteggi vengono conferiti da una base mondiale di ingegneri qualificati, da corsi specifici e da rivenditori terze parti. Nell’assegnazione del posizionamento di ciascun linguaggio in classifica contano anche le occorrenze di parole chiave con i principali motori di ricerca: Google, Bing, Wikipedia, Amazon, YouTube e Baidu. Attenzione: la classifica stilata da TIOBE non è legata a quale sia il linguaggio migliore o quello le cui righe di codice sono scritte più correttamente, bensì offre risposta a quali sono quelli più diffusi.

Linguaggi di programmazione in classifica: i Big.

In generale, dall’esame condotto da TIOBE, emerge che i linguaggi di programmazione “top rank“, quali Java e C, sono in declino a lungo termine, il che significa che ne verranno introdotti di nuovi. Lo stesso si verifica per altri 10 linguaggi nelle prime posizioni della tabella. Eppure, oggi, conviene ancora puntare proprio su Java e C perché si trovano sul podio, rispettivamente al primo e al secondo posto in classifica. In particolare Java conserva un punteggio percentuale che è doppio rispetto a quello di C. Quindi scegliere di divenire un Java Developer è di sicuro una scelta sensata.
Inoltre è degno di nota il posizionamento di Visual Basic .NET che guadagna ben due posizioni (dalla 8 alla 6) in un anno, considerato l’Index dello stesso mese, ma nel 2016. Invece sia PHP sia JavaScript perdono una posizione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma rimangono comunque dei linguaggi al vertice della Top 10.

Linguaggi di programmazione in classifica: i debuttanti.

Quali sono i linguaggi di programmazione che beneficiano di questo lento declino dei big? Su tutti, di sicuro, Crystal che passa dalla posizione 60 alla 32 in un solo mese. Si tratta di una variante statica del linguaggio Ruby. Altri linguaggi che stanno progressivamente guadagnando terreno sono Kotlin (#41), Clojure (#42), Hack (#43) e Julia (#46), con risultati importanti in termini di diffusione, malgrado non sorprendenti come quelli raggiunti da Crystal. Probabilmente la ragione del repentino successo di quest’ultimo risiede nella sua velocità di compilazione. Non solo, esso ha una minima incidenza sulla memoria e non fa mai perdere la sensazione di facilità nello sviluppo. Una prova val bene farla.

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