Infografica su Salute e Sicurezza sul Lavoro

Di recente è stata pubblicata online un’interessante infografica sulla valutazione dei rischi aziendali, elaborata a partire dalle informazioni ricavate dall’osservatorio Salute e Sicurezza sul Lavoro condotto dall’Istat tramite interviste telefoniche CATI.

Abbiamo selezionato cinque grafici che definiscono i contorni cui fare riferimento rispetto al preoccupante tema degli infortuni sul lavoro.

Rimangono indubbiamente quelle dell’operaio e del lavoratore in proprio le professioni più a rischio, con tassi di infortunio attorno al 3% degli occupati, e addirittura superiori nei settori dei trasporti ed immagazzinamento merci, in quello edile, e nel settore dell’agricoltura.

Tassi di infortunio ripartiti per professione

Tassi di infortunio ripartiti per professione

In appena quattro dei tredici settori economici osservati nel corso dell’indagine si rilevano circa il 60% del degli infortuni globalmente registrati in un anno:

  • il 27,21% nell’industria in senso stretto
  • il 12,4% nel commercio
  • l’11,1% nel settore delle costruzioni
  • il 9,4% nella sanità
valore assoluto infortuni per settore

Ripartizione degli infortuni per settore economico

In termini assoluti, il totale degli infortuni attributi alle categorie dei dirigenti, degli imprenditori e liberi professionisti, e dei collaboratori autonomi è ampiamente al di sotto delle 50.000 unità. Alla sola categoria degli impiegati se ne attribuiscono più del doppio.

 valore assoluto infortuni per professione

Valore assoluto degli infortuni ripartiti per professione

Con riferimento alla percezione dei rischi sul lavoro, al netto degli infortuni fisici generici, gli intervistati attribuiscono l’incidenza maggiore ai movimenti ripetitivi della mano, seguiti da affaticamento della vista e da posizioni dolorose e stancanti.

valutazione_rischi

Valutazione dei rischi percepiti

Meritano infine una menzione le dichiarazioni rilasciate da dirigenti e impiegati i quali, in tema di rischio psicologico dovuto a carichi di lavoro eccessivi e tempistiche pressanti, ne attribuiscono un peso pari a circa il 40% per la prima categoria e al 30% per la seconda. In particolare il rischio psicologico percepito si concentrebbe maggiormente nei settori finanziario e assicurativo, in quello dell’informazione, e in quelli dell’amministrazione pubblica e della sanità.

tabella rischi diachiarati dai lavoratori

Tabella dei fattori di rischio dichiarati dai lavoratori

 

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